

Rosa Paola Carfora
Naturopata e counselor

La mia storia
Fin da bambina sono spinta dalla ricerca dell’armonia e dell’equilibrio a 360°: nei rapporti, nello stile di vita e nel gusto per il bello.
Mi sono diplomata in Grafica pubblicitaria, professione che mi ha visto impegnata da quando avevo 20 anni e che mi ha dato soddisfazioni, ma non un vero e profondo senso di appagamento.
Per quanto fossi impegnata sul fronte creativo, sentivo la mancanza uno di scopo, come se il mio contributo all’umanità fosse superficiale e privo di significato. Anzi, posso dire che sentivo di essere proprio dalla parte sbagliata: pur avendo una posizione molto ambita (lavoravo in uno studio stilistico per un noto brand) la mia sensazione era quella di produrre spazzatura; oggetti inutili che prima o poi sarebbero finiti in discarica.
Non volevo ingannare le persone creando solo immagini e facciate e così,in un secondo momento, ho cercato di colmare il vuoto delle immagini con qualcosa di più concreto e a 23 anni ho cominciato la mia formazione come decoratrice e restauratrice.
Per 8 anni ho avuto la fortuna di lavorare a progetti pieni di fascino e valore storico, mettendo mano su oggetti cui ero abituata solo ad ammirare. Per me ha significato molto aggiungere anche il lavoro manuale alla precedente attività che mi vedeva sempre davanti allo schermo e confinata nell’ambito della mente.
Lavorare con le mani mi trascinava nel presente e a contatto col mio corpo che si faceva sentire in quelle situazioni a volte estremamente scomode e polverose.
Con l’andare del tempo però e con lo svolgersi della mia sofferta vita amorosa, familiare e sociale, di nuovo, ho sentito che il mio lavoro non mi stava soddisfacendo del tutto.
"A cosa servono tante belle immagini o tanti begli oggetti se ci sono tante persone che hanno perso la capacità di apprezzare la bellezza del mondo e del senso della vita? Se molti sono nella trappola della sofferenza (me compresa)?"
Negli stessi anni in cui mi dividevo tra il laboratorio e il computer infatti, ero io stessa a essere afflitta in ogni aspetto della mia vita: la lontananza dalla mia famiglia unita ad un senso di solitudine e abbandono, attacchi di panico, la difficoltà a entrare in rapporti profondi con gli amici, amori falliti, erano senz’altro fonte di notevole sofferenza, ma nello stesso tempo sono stati il carburante necessario affiché io scavassi e comprendessi oltre, divenendo così, la sofferenza, la mia più grande maestra.
Ho letto circa un centinaio di testi, trattati, saggi, esperimenti, pubblicazioni; ho seguito seminari, partecipato a conferenze, imparato tecniche, cercando in ogni posto a me accessibile, per capire cosa mi fosse accaduto e per trovare la chiave della mia rinascita. La mia conquista più grande.
Solo dopo aver raggiunto uno stato di armonia e appagamento, accompagnato dalla sensazione di essermi riconciliata con l’universo, come un dono inaspettato, ho trovato un depliant che pubblicizzava un percorso accademico di formazione in Naturopatia.
Fu attrazione immediata, sentii che era esattamente nelle mie corde e che potevo finalmente portare l’armonia, l’equilibrio e la bellezza che perseguivo attraverso le immagini e gli oggetti, anche nei corpi e nei cuori, integrando il tutto nella dimensione umana.
Ho così conseguito la formazione di Naturopatia che ho successivamente integrato con una specializzazione in Riflessologia plantare.
Ho iniziato la mia nuova attività finalmente con un senso di profonda soddisfazione e gioia. Dove nel mio piccolo e con gli strumenti e le esperienze apprese, condivido con le persone un pezzetto di strada verso un maggior benessere.
Questo non è per me un lavoro, ma parte del mio modo di essere e combacia con ciò che più mi piace e per questo la mia formazione e costante
Ho conseguito infatti anche una formazione in Counseling a mediazione corporea con l’obiettivo di intregrare al massimo Corpo, Mente ed Emozioni nel mio lavoro con il prossimo.