Comprendere e guarire il passato
- Rosa Paola Carfora
- 2 set 2021
- Tempo di lettura: 3 min
In questi anni di studi e lavoro come Naturopata ho incontrato tante persone, ognuna delle quali mi ha esposto condizioni di squilibrio più o meno grandi, appartenenti sia allo stato fisico che a quello psico/emotivo.
Il percorso che mi trovo ad affrontare con ognuna di loro è sempre unico e ricco di sorprese, ma ho notato che quasi tutti hanno una caratteristica in comune: tutte le persone hanno giustamente bisogno di essere apprezzate, sostenute e felici, ma tralasciano il fatto che si relazionano agli altri attraverso delle maschere.

Indice
La maschera
Ognuno di noi porta una maschera, grazie alla quale mostra al mondo un’immagine ‘controllata’, considerata socialmente accettabile.
Ma quando non si conosce tale “ombra”, questa viene proiettata sugli altri.
Si vede e si condanna negli altri ciò che si rifiuta e si odia di sé stessi, e, attraverso un giudizio severo, se ne prendono le distanze.
Nel fare ciò nessuno si accorge di stare contemporaneamente prendendo le distanze da una parte di sé
Più ci si allontana da sé, più si è destinati a soffrire e a vivere male.
Il compito di ogni essere umano è accogliere ogni sua parte, che piaccia o meno, perché altrimenti, a forza di frammentarsi, percorrerà la direzione opposta a quella della propria anima, prenderà cioè la strada del rifiuto e della separazione, invece di quella dell’amore e dell’unione.
Le persone respingono le cose che non conoscono e che temono, e, come conseguenza, tutto ciò che le spaventa e che considerano negativo o inaccettabile, viene fortemente represso.
Tutti gli aspetti repressi prendono inevitabilmente forza. Tutto ciò che viene rifiutato cresce e prende spazio, fino alla potenziale auto-disfatta.
Non possiamo essere sani se non integrando la nostra ombra. Non possiamo essere felici se non interi.
Cosa si nasconde nell’ombra?
Per semplificare al massimo la risposta a questa domanda posso paragonare l’ombra ad uno zaino che contiene esperienze, emozioni e convinzioni del passato.
Anche se non ce ne accorgiamo, il passato ci possiede: siamo schiavi di schemi non più necessari, né funzionali, che ci incatenano a una visione di noi e del mondo ormai superata, ma ancora presente nella mente.
Il nostro zaino è pieno di tristezza, risentimento, rifiuto, abbandono, umiliazione, disgusto, rabbia, frustrazione, paura, rimpianto, rimorso, colpa, delusione, tradimento, solitudine.
È utile comprendere però, che i problemi non dipendono dal passato in sé, ma da ciò che di esso abbiamo trattenuto.
Persone e situazioni non sono altro che teatrini della nostra coscienza. Ci mostrano che cosa abbiamo bisogno di guarire. Non importa che sia nel presente o nel passato.
Se dunque siamo ancora attaccati a un passato doloroso significa che non abbiamo accolto in noi l’insegnamento di cui quel passato era portatore.
Un Passato/ombra non compreso e represso, oltre a causare sofferenza nelle relazioni con gli altri, si manifesta nel corpo in vari modi.
Possiamo leggere il corpo umano come una mappa: le curve, i colori, i segni, la consistenza, gli odori…. Ogni sua caratteristica è specchio dell’animo umano.
Il corpo prende forma dalle emozioni e dai pensieri da cui è posseduto e, nella sua infinita saggezza, li mostra ai nostri occhi, donandoci un’ulteriore possibilità per sciogliere i conflitti interiori.
In questi casi la Naturopatia può essere di sostegno attraverso la floriterapia, l’uso di integratori e fitocomplessi; i trattamenti riflessologici e le tecniche di rilascio emozionale come EFT (Emotional Freedom technique) o Ho’oponopono…. ad ognuno la sua tecnica ed il suo percorso verso la riconciliazione!
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