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Elezioni fa rima con Emozioni- Parte 1

Aggiornamento: 15 ago 2022

Sono certa che molti si stupiranno di fronte al binomio elezioni-emozioni e in effetti nemmeno io mi ero mai soffermata su questa riflessione fino a questa mattina, mentre mi confrontavo con altre persone sullo scenario politico nazionale


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Come tutti ben sappiamo, questo è un tema scottante che coinvolge la maggior parte della cittadinanza: la gente si divide, ogni fazione si spreca a biasimare le visioni altrui e, molto facilmente, aumentano tensioni e frustrazioni.

Eppure sarebbe facile sulla carta: ogni cittadino vota scegliendo il programma elettorale che più corrisponde al proprio sentire e si avvicina alla propria visione.

Come mai allora, in questo particolare frangente, si inasprisce in modo così evidente la divisione e il biasimo?


Indice


Perché è diventata solo una questione di paura

Eh già! E mai come adesso, questa tendenza che si è negli anni progressivamente acutizzata fino ad arrivare ad essere sfacciata, è stata tanto chiara.

Ecco la mia analisi che vuole andare oltre ogni fazione e credenza.

Nonostante attualmente in parlamento ci siano rappresentanti di partiti che dovrebbero dare voce a varie visioni, declinate in varie sfaccettature, ciò che invece io vedo in modo molto chiaro in questo preciso momento storico (2022,) è che in realtà ci sono solo 2 gruppi. (Più un terzo ibrido).

Senza scendere in particolari, li descriverò chiamandoli Gruppo A, Gruppo B e Gruppo (para)C.


GRUPPO A: Molto impegnato sul fronte pandemia, promuove la campagna vaccinale, il green pass, tiene alto il clima di allarme senza si concentra sui numeri dei contagiati, delle ospedalizzazioni, dei decessi e su tutto ciò ha una linea molto rigida e intransigente sul fatto che la scienza è una sola e non si discute.

E’ sostenuto da molti addetti della stampa che si sprecano a sostenerne le motivazioni e diffondono senza riserve la giusta tensione e il dovuto allarme in modo che i cittadini non abbassino mai la guardia.


GRUPPO B: Meno numeroso ma molto impegnato sul fronte dei diritti civili, sulla difesa della libertà individuale, grida allo scandalo, alla violazione delle leggi costituzionali, si sprecano a battersi in difesa di chi esprime dubbi sulla pandemia, fanno resistenza, protestano e seminano panico gridando a giorni alterni quanto la nostra democrazia sia morente. Alcuni invitano a chiedere asilo politico in altri paesi tanto è disperata la situazione. Anche questo gruppo è largamente sostenuto da un ampia schiera di giornalisti e personaggi che si definiscono “controinformazione” che per lo più operano in Internet, social media e canali di nicchia.


GRUPPO (para)C: cercano di trovare una linea di comunicazione che si alterna tra l’una e l’altra narrativa, spesso votano a favore di provvedimenti che contrastano con ciò che affermano a parole. Praticamente cercano consensi sia tra i cittadini spaventati dalla narrativa catastrofica del groppo A, sia dai cittadini spaventati dalla narrativa catastrofica del gruppo B.


In pratica, al di là di cosa professano, hanno lo stesso modo di fare e lo stesso obiettivo


SPAVENTARE; TERRORIZZARE; ATTERRIRE

Probabilmente la realtà oggettiva data dalla totalità dei fatti, è distante sia dall’una che dall’altra narrativa, ma non è lo scopo di questo articolo scoprire quale sia.

Piuttosto mi voglio soffermare sulle motivazioni che spingono i rappresentanti politici e tutti i media e gli addetti stampa che ampliano le loro voci ad agire così.

Perché si concentrano e si spendono nel rimarcare i concetti in una modalità eccessivamente allarmistica e quindi poco realistica per non dire Illusori?

E Soprattutto: perché fanno di tutto per dare tanta enfasi all’illusione di una realtà spaventosa?

“La paura ti rende prigioniero, la speranza può renderti libero”. (dal film "Le ali della libertà)



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Natura Umana a cura di:

Rosa Paola Carfora - Naturopata e Counselor

Sito ideato da Giuseppe Carfora - Web designer e redattore

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