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Il Sale non è tutto uguale! – Parte 2 – State alla larga dal sale raffinato

Aggiornamento: 21 ago 2022


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Indice


ALLA LARGA DAL SALE RAFFINATO!

Fin da sempre l’uomo ha usato il sale marino integrale.

Solo recentemente questo è stato sostituito dal sale raffinato prodotto industrialmente.

L’industria raffina il sale per renderlo più bianco (asportando i preziosi sali usati poi dall’industria farmaceutica) e vi aggiunge carbonato di magnesio per renderlo non igroscopico. Possiamo considerare questo sale lavorato un vero e proprio alimento artificiale: il nostro organismo infatti cerca di coprire il fabbisogno degli oligoelementi venuti meno, con una maggiore quantità di sale, ma essendo questo raffinato, composto cioè per il 97,5 % da cloruro di sodio (e il restante 2,5% da sbiancanti, anti agglomeranti, stabilizzanti e iodio), finiamo per consumarne fino a 10 volte più del necessario.

Quando mangiamo cloruro di sodio puro, il corpo tenta di neutralizzarlo ionizzando sodio e cloro e diluendoli con acqua. Sono le nostre cellule a chiedere questa acqua accelerando cosi il processo di invecchiamento.

Inoltre sodio e cloro ionizzati, insieme all’acqua con cui sono diluiti, spesso si accumulano nell’organismo a causa del sovra affaticamento del sistema escretore corporeo, causando così aumento di peso e cellulite.

La raffinazione poi prevede un processo di rimozione da “impurità”, ovvero sali di calcio e magnesio! E infine viene sottoposto ad un trattamento termico con temperature di circa 600°C, che secondo alcuni provoca una modificazione chimica della stessa sostanza.

SALE MARINO INTEGRALE

Il sale marino integrale contiene almeno 70 delle 84 sostanze presenti in acqua di mare molto preziose per la salute. Queste lavorano in sinergia tra loro e con altri minerali e vitamine presenti nel nostro corpo. Ad esempio:

Per l’utilizzo dello iodio (benefico per la tiroide) abbiamo bisogno del rame; mentre il magnesio, il manganese e il potassio aiutano il silicio (benefico per le ossa e il tessuto connettivo).

Con la raffinazione questi elementi vengono sottratti al sale e venduti separatamente all’industria chimica. Pare che il guadagno ottenuto dalla loro vendita sia superiore a quello dello stesso sale.

COME RICONOSCERE IL SALE BUONO

È opportuno fare attenzione perché non tutto il sale in commercio con la dicitura “marino” è davvero integrale.

Il vero sale marino integrale è raccolto a mano, asciugato al sole e al vento ed ha un colore leggermente grigio, o a volte rosato, ma mai bianco.

Può avere una diversa granulazione e toccandolo si percepisce umidità.

Si deve conservare in un barattolo ben chiuso ed evitare di farlo asciugare, pena la disattivazione del prezioso iodio organico.

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Natura Umana a cura di:

Rosa Paola Carfora - Naturopata e Counselor

Sito ideato da Giuseppe Carfora - Web designer e redattore

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