NON SI PUÒ NON COMUNICARE
- Rosa Paola Carfora
- 21 lug 2023
- Tempo di lettura: 2 min
Pragmatica della Comunicazione umana e gli assiomi della comunicazione, un saggio fondamentale per chiunque si occupi di comunicazione a 360°
Frase breve, semplice, forse apparentemente scontata o controversa, ma ricca di implicazioni e capace di aprire come una scatoletta di latta, la mia acerba mente di appena diciassettenne.
Correva l’anno 2000, quando per la prima volta in vita mia, ho aperto un libro di psicologia della comunicazione. Ero al 4° anno della mia formazione in Grafica Pubblicitaria e dopo 3 anni passati per lo più a disegnare qualsiasi cosa in qualsiasi modo, finalmente, con mio grande entusiasmo, era il momento di approcciare la parte più appetitosa per la mia mente affamata di concetti e spiegazioni: Cosa significa comunicare?
Ricordo ancora vividamente questo argomento: i 5 ASSIOMI DELLA COMUNICAZIONE e da allora,il primo assioma mi si è stampato in testa:
NON SI PUÒ NON COMUNICARE!
Tutti e 5 gli assiomi sono concetti estremamente chiari e FONDAMENTALI per indagare e comprendere la natura delle interazioni umane, perché appunto nessuno può rifiutarsi di comunicare in quanto, anche lo stesso rifiuto, comunicherebbe qualcosa e si deve osservare che qualsiasi comportamento umano comunica.
Sono davvero grata di ritrovarmi oggi, dopo 23 anni da allora, ancora a studiare e di nuovo ad affrontare più in profondità questo fondamentale saggio divulgativo.
E soprattutto nell’epoca in cui ci ritroviamo oggi, in cui a chiunque è concesso comunicare con un ampio pubblico attraverso i social media, diventa ancora più importante approfondire questo argomento.
I contenuti della comunicazione rappresentati dalla parte verbale, sia scritta che parlata, infatti contano solo in minima parte, quantificabile intorno al 7%, rispetto a tutto il contesto in cui la comunicazione avviene, ovvero rispetto tutta la parte para-verbale e alla dinamica relazionale più ampia in cui la comunicazione stessa avviene (meta-comunicazione).
In poche parole:
Non sono importanti le parole che scegliamo, quanto il modo e il contesto il cui le usiamo.
É questo il motivo per cui diventa anche molto utile, tra le altre cose, usare le emoticon, perché ci permettono di definire lo stato d’animo e il tono delle parole che usiamo, in modo da evitare i fraintendimenti che diventano frequenti quando non possiamo né vedere il volto del nostro interlocutore, né sentire il tono ed il volume della sua voce mentre interagisce con noi ( e spesso ovviano anche ad un errato uso della punteggiatura!!!)
Watzlawick prende le sue teorie pescando dai campi più disparati: dal linguaggio matematico, alle opere teatrali…questo libro non può mancare nella biblioteca di chi chiunque si occupi di comunicazione a 360°. Non c’è guru sulle strategie comunicative che non sia obbligato a rifarsi a lui e a questo importante trattato del 1967.
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