Il Coraggio: agire con il cuore
- Rosa Paola Carfora
- 23 set 2021
- Tempo di lettura: 5 min
Da uno dei miei tanti maestri una volta ho sentito questa frase:
“Il Cor-aggio è l’agire del cuore”.
Lo dice la parola stessa! Non avevo mai riflettuto abbastanza sul coraggio fino a quel momento, anzi, ero abituata a contrapporlo alla prudenza ed ero assuefatta dalla credenza secondo cui la prudenza fosse sempre una cosa saggia.
A causa di vari fatti avevo associato (falsi) atti coraggiosi a quelle persone piene di sé, quelle che in genere sono un po’ sbruffone e prepotenti, che hanno bisogno di farsi notare e che in realtà sono distanti anni luce dal vero coraggio.
“Il coraggio è l’agire del cuore”, una frase che mi ha trafitta come una spada, senza un motivo preciso ma ha subito risuonato in me come una verità assoluta, prima di capirne il senso.

Indice
La paura e l'amore
“Ci sono due ragioni principali che guidano le nostre decisioni, una di queste è la paura, l’altra è l’amore.”
Era talmente semplice e logico che mi sembrò di essermi svegliata da un lungo stato di demenza in cui ero stata incapace di fare un ragionamento così elementare; nel giro di qualche minuto avevo già vagliato tutte le mie principali decisioni capendo che la paura praticamente mi stava guidando come una marionetta.
Nel periodo successivo ho continuato a pensare e ripensare a questo discorso dell’amore e della paura perché questa semplice chiave di lettura mi stava dando la risposta a tantissime situazioni andate male che fino a poco prima non riuscivo a spiegarmi.
Prima di tutto il fallimento di alcune relazioni, una su tutte a cui tenevo oltremisura, in cui, vedendomi a mente chiara, ho finalmente realizzato di non aver dato niente, ma solo di essermi messa dietro uno scudo difensivo senza riuscire ad esprimere cosa provavo e tanto meno a ricevere. Così anche sul lavoro.
Decisioni guidate dalla follia di non essere capace, di non meritare, di un possibile giudizio, praticamente ho visto come mi sono scavata una fossa e come ci sono saltata dentro.
Il rammarico è stato grande nel rendersi conto di tutto questo, fa male vedere come ci si può essere procurati da soli le proprie sofferenze, ma allo stesso tempo è catartico e liberatorio.
Non è affatto semplice comprendere ogni volta cosa c’è davvero dietro ogni nostra decisione.
Infatti a volte le scelte che ci sembrano più amorevoli sono invece quelle che nascondono più paura e viceversa. In alcuni casi è proprio necessario scrollarsi di dosso gli schemi con i quali siamo cresciuti e tutti i conseguenti automatismi che ne sono derivati. E questo comporta una grande rivoluzione.
Dobbiamo porci alcune domande:
”Come si trasformerebbe la nostra vita se ci chiedessimo, prima di agire, qual è la miglior risposta a una determinata situazione che stiamo vivendo? Cosa cambierebbe se imparassimo a porci questa domanda costantemente, nelle grandi occasioni così come nei piccoli problemi quotidiani?”
L’errore che commettiamo è quello di lasciare che siano gli automatismi a guidaci. Di fronte alle difficoltà ci lasciamo scoraggiare; davanti agli insuccessi perdiamo autostima; le prove della vita ci indeboliscono, le paure ci bloccano, il dolore ci ammala nello spirito. L’ansia è la nostra compagna più fedele, abbiamo dimenticato la fiducia e, prima ancora, il cor-aggio.
Cor-aggio
Coraggio significa non cedere alle paure o soccombere all’ansia. Coraggio vuol dire scegliere di vivere pienamente anche se questo vuol dire rischiare di essere feriti, di rimanere delusi e di soffrire.
Chi agisce con cor-aggio si mette in gioco, non rinuncia ad amare anche se questo può voler dire essere rifiutati, abbandonati o traditi; è quella parte che non si fa abbattere dalle avversità, ma che anzi le utilizza per diventare più forte.
Agire con coraggio significa non credere alle apparenze. Essere consapevoli che la vita è una proiezione della propria mente, e che dobbiamo essere disposti a cambiare noi per cambiare la realtà intorno a noi
Vuol dire anche sapere che tutte le risorse di cui abbiamo bisogno sono dentro e non fuori, e quando si é in difficoltà, invece di lamentarsi, cercare ciò che serve interiormente, sapendo di essere completi.
Il coraggio si esprime anche attraverso quella parte di noi che sa accogliersi, consolarsi e rincuorarsi quando si sente triste, senza farsi prendere dall’autocritica distruttiva, dallo svilimento, o dall’odio e dal rancore verso gli altri.
Chi agisce con coraggio sa esprimere i propri sentimenti, senza paura di esporsi, e sa chiedere aiuto quando ne ha bisogno, senza sentirsi a disagio, o debole. Sa accogliere la propria vulnerabilità senza vergognarsene, e non ha bisogno di nascondersi dietro le pesanti maschere della falsa adeguatezza.
E’ molto facile e retorico parlare in questi termini, ma di fatto io sto parlando di conquiste.
Non nasciamo coraggiosi, nessuno ci insegna veramente ad esserlo, ma tutti i nostri problemi nascono dall’assenza di questa virtù, sia in noi che nelle persone che ci circondano.
Ma qual è il motivo per cui agiamo guidati dalla paura?
Siamo tutti, senza eccezioni, persone ferite: ferite dalla vita, dagli altri, e prima ancora da noi stessi. Siamo feriti perché abbiamo subito dei rifiuti, degli abbandoni, dei tradimenti, perché persone a noi care sono decedute, perché i nostri problemi sembrano inseguirci senza darci tregua e per mille altri motivi ancora. Quanto più le nostre ferite sono profonde, tanto più tenderemo a creare distanza emotiva tra noi, gli altri e la vita.
Di conseguenza tenderemo a stare prevalentemente nella mente e meno nel cuore, a creare rapporti poco empatici e a metterci in gioco più difficilmente, nel tentativo di proteggerci da ulteriori ferite e possibili delusioni. Ma la distanza emotiva non solo non ha il potere di proteggerci da ulteriori delusioni, ma è causa di sofferenza sicura.
C’è tutto da imparare, é proprio questo il cor-aggio, vivere nonostante tutto, non farsi ipnotizzare dai comportamenti conformisti e consumistici, essere autentici, esprimere le proprie idee e vivere come ci si sente, anche quando questo può attirare critiche e allontanare qualcuno.
Essere se stessi non ha prezzo, è un traguardo dal quale non si torna indietro.
Avere cor-aggio significa inoltre lasciare andare ciò che non sostiene più la propria crescita: persone, abitudini, circostanze. È essere capaci di abbandonare ciò che è dannoso, forme di dipendenza, relazioni esaurite, e tutto ciò che nella nostra vita ci fornisce un’illusoria sensazione di sicurezza.
L'eroe coraggioso
L’eroe coraggioso è la parte di noi che invece di lamentarsi delle circostanze avverse, cerca di cambiarle. Con fiducia. Niente lo può fermare, perché sa che tutta la forza di cui ha bisogno è dentro di lui e che il suo potere creativo è infinito, così come la sua capacità di crescere.
Questo eroe è presente in ognuno di noi. In ogni istante. Dobbiamo solo imparare a riconoscerlo e lasciarlo agire. Il nostro eroe interiore è oltre le nostre paure, oltre la nostra sfiducia, oltre le nostre convinzioni limitanti.
E sa sempre quando e come agire: perché sa fare la migliore delle cose nella peggiore delle circostanze.
Quando agisce l’amore, la paura perde la sua forza e smette di tenerci sotto scacco. Non possiamo essere focalizzati sull’amore e sulla paura nello stesso tempo, uno esclude l’altra, non possono coesistere. Quando ci sposiamo all’amore, la paura che governava la nostra vita, che motivava molte delle nostre azioni e delle nostre parole, si sgretola e perde consistenza.
La paura è un’emozione, e come tale è molto importante in alcune situazioni della vita, ma non deve impedire lo sviluppo del sé. Imparare a riconoscerla permette di lasciarla passare, ringraziandola di essersi mostrata a noi.
Ogni giorno ci troviamo di fronte a moltissimi bivi, nei quali possiamo agire in modo ‘automatico’ oppure scegliere la miglior risposta, facendoci motivare solo dall’amore, e non più dalla paura, dando significato alla nostra vita.
Perché la nostra vita può avere significato solo se cresciamo. Vivere non basta. Possiamo vivere anche innestando il pilota automatico, senza consapevolezza alcuna, ma questo è un morire anzitempo. La vita degna di questo nome è quella piena di coraggio.
Ringraziamenti:
ringrazio per questa lezione sul coraggio Gabriella d’Albertas e convinzioni.it
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